domenica 23 settembre 2012

Ad Isernia c’ero anch’io


Art Lab Occupato di Parma aderisce all’appello del Comitato Antifascista Antirazzista Molisano


Il 29 ottobre 2011 la Prefettura e la Questura di Isernia autorizzano, nonostante i continui appelli dell’ A.N.P.I. e delle varie associazioni del territorio, una manifestazione presieduta da Casa Pound Isernia presso la “sala Gialla della Provincia”. Sette compagni/e sono stati denunciati per “manifestazione non autorizzata” e di fatto per aver cantato “Bella ciao” o urlato slogan come “Il Molise è Antifascista”. Dato che queste parole compaiono nel decreto penale di condanna, potrebbe sembrare assurdo , ma è il contenuto della sentenza di un Tribunale della Repubblica Italiana nata dalla Resistenza. Tutto ciò calpesta non solo la memoria dei nostri partigiani che pagarono con la vita quello che noi oggi chiamiamo “Libertà”, ma anche la Costituzione nata dal loro sacrificio. «È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista», recita la XII Disposizione transitoria e finale della nostra Costituzione, così come la Legge 645 del 20 giugno 1952 sancisca chi commette reato o chiunque «fa propaganda per la costituzione di un’associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista» o che ne esalti «esponenti, principi, fatti o metodi, oppure le sue finalità antidemocratiche». È proprio di antidemocrazia che si parla quando vediamo di fatto ospitare, promuovere, proteggere organismi delle nuove destre come Casa Pound,  addirittura all’ interno di un palazzo istituzionale ed al di fuori di esso condannare chi al totalitarismo si oppone con la pena di 8 giorni di detenzione, tramutata in una pena pecuniaria di 1.350 euro . Questo in base ad un regio decreto del 1931, in parole povere condannati da una legge repressiva approvata dal regime fascista. È la stessa Procura che archiviava gli esposti contro la riorganizzazione di un’associazione locale chiamata “Fascismo e Libertà”.  Tutto ciò si inserisce in un contesto politico nazionale dove le istituzioni continuano a legittimare e non punire azioni fasciste ed a reprime sempre di più idee di antifascismo. Lo vediamo nel continuo utilizzo della violenza da parte delle forze dell’ordine, dalle leggi italiane ed europee di razzismo legittimato in materia di immigrazione e dalla repressione dei diritti di coppie omosessuali e quant’ altro.
Noi pensiamo che rivendicare l’ antifascismo sia fondamentale per la libertà personale e collettiva. Inoltre invitiamo tutti gli spazi sociali ad esprimere solidarietà per i/le compagn* del Molise dando adesione alla campagna “Ad  Isernia c’ero anch’io”, scrivendo “ aderisco ” o “nome e cognome” all’ indirizzo e mail dell’ Osservatorio alla repressione osservatorio.repressione@hotmail.it .
Art Lab Occupato Parma

Nessun commento:

Posta un commento