L’anomalia è una deviazione, è un cambio di direzione rispetto alla norma. E’ da questa suggestione che vorremmo partire per definire le traiettorie del progetto Anomalia Parma.
Non uno spazio sul web neutro, non un luogo immateriale da concepire come un contenitore da riempire, non un sito né tantomeno un blog. Nell’epoca delle relazioni sul web, nel tempo delle leggi sulla diffamazione che chiudono gli spazi di democrazia e tentano di imbrigliare la potenza della cooperazione, tentiamo di aprire una scommessa che sappia deviare una strada che sembrerebbe già segnata.
E’ proprio nella rottura con la normalità imposta dal pensiero unico neoliberista, che vogliamo dar vita a questo esperimento.
Anomalia Parma è prima di tutto una piazza virtuale dove tessere reti, costruire relazioni, immaginare un cambiamento dello spazio reale. E’ un progetto che non si ferma alla virtualità, che non si chiude al web, ma è immediatamente nella realtà, nei rapporti materiali. E’ nelle pieghe di un mondo in crisi che Anomalia Parma vuole esercitare la sua forza.
Anomalia è la forza della cooperazione libera, la ricchezza del possibile oltre la miseria del presente.
L’anomalia si colloca in uno spazio e in un tempo.
Lo spazio è quello della città di Parma, laddove l’anomalia, negli ultimi periodi, è stata esercitata dall’alto verso il basso. Dalla gestione criminale delle risorse pubbliche all’indebitamento che segna la fine di un modello di crescita costruito attorno ai meccanismi predatori della finanza e garantito da una classe dirigente incapace di fare gli interessi della comunità ma in grado solo di riprodurre sé stessa, tra scandali, tangenti e distruzione del territorio.
L’anomalia della città con uno dei più alti debiti pubblici procapite d’Italia è anche l’anomalia che ha messo in crisi il sistema dei partiti e che ne ha decretato lo sganciamento dai bisogni e dai desideri della popolazione. Un’anomalia prodotta da uno scatto di dignità dei cittadini che, attraversando le urne, hanno spazzato via la destra affarista e responsabile della catastrofe del debito, e una sinistra incapace di rinnovarsi, non nei processi di rottamazione ma nell’idea della giustizia sociale.
Ma lo spazio e il tempo dell’anomalia non guardano solo ai nostri territori. Essi si spingono aldilà del Po, fino ad arrivare nel cuore della finanza europea, colpevole di impoverire e distruggere i territori e di imporre tagli drastici ai diritti conquistati.
Anomalia è lo spazio pubblico che si oppone a questo processo autoritario. Attraverso una piattaforma web prova ad offrire uno spazio a tutti e tutte coloro che si sentono anomali al neoliberismo, alle ricette di austerità imposte dall’Europa e dal governo. È uno spazio prima di tutto democratico, nel quale la parola democrazia non viene svuotata e resa inerme, ma è in grado di avere nuova vita, nelle relazioni, negli incontri, nelle lotte.
Anomali sono i lavoratori che difendono l’articolo 18 e che lottano contro la precarietà, anomali sono gli abitanti di un territorio che si oppongono alla devastazione ed al saccheggio dei beni comuni.
Anomalia è il conflitto, la possibilità di immaginare e costruire la decisone collettiva contro l’individualismo della crisi,anomalia è la ricchezza della cooperazione sociale contro i processi di mortificazione della finanza. Anomalia è.