martedì 18 ottobre 2011

PARMA - 15 OTTOBRE: RIFLETTERE E RIPARTIRE

Dopo il 15 ottobre la piazza non sarà più la stessa: in un processo costituente, in cui vogliamo essere presenti attivamente, come soggettività politiche e come individui, una giornata come questa segna un momento di cambiamento.
La piazza romana pare essere stata solo quella degli scontri, invece è stata soprattutto un’esplosione di partecipazione, centinaia di migliaia di persone che alla violenza, fatta di sottrazione di diritti e tagli indiscriminati, rispondono confluendo nella piazza del 15 ottobre, con i propri corpi e le proprie istanze, per urlare la propria voglia di costruire l’alternativa. Il messaggio e la sua diffusione spaventano delle istituzioni incapaci di reagire, di dare risposte concrete a problemi reali: l’unica ricetta che sono in grado di proporre è fatta di asservimento ai dictat della Bce, volti a impoverire i poveri per risanare un’insolvenza che non sono stati loro a creare, smantellando così ciò che rimane delle politiche di welfare e del bene comune.
Facile è continuare a non voler leggere la fioritura di un movimento globale che, a dieci anni da Genova, continua il suo processo di ricomposizione sociale. Ancor più facile è limitarsi a condannare le pratiche, strumentalizzarle per oscurare la forza reale di una piazza eterogenea, che ha in sé e nelle proprie proposte d’alternativa la sua forza devastante .
Inutile continuare a dividere la piazza in buoni e cattivi, violenti e non violenti, black block e pacifisti: queste distinzioni banali servono solo per giustificare un vero e proprio attentato alle forme di democrazia reali, attraverso la riproposizione di meccanismi repressivi, che mirano a minare le basi di un movimento che acquista una forza e un consenso sempre crescente. In questo contesto sono state svolte perquisizioni e controlli, ingiustificati e pretestuosi, nei confronti di attivisti di movimento. Queste manovre risultano un vano tentativo di marginalizzare e criminalizzare le esperienze di autorganizzazione nate dentro i centri sociali, che, con un costante lavoro sul territorio, hanno dato linfa e fondamento alle tematiche e alle battaglie che ci hanno portato al 15 ottobre e ad essere parte di quel 99%.
Non solo la criminalizzazione degli spazi sociali, ma anche la delegittimazione dei percorsi di altri soggetti dentro il movimento, come la Fiom, che ha saputo costruire nei mesi una conflittualità maggiore rispetto alla banale riproposizione di scenari evocativi e immaginari storici e che si è vista negata la piazza del 21 ottobre. Anche la Fiom è parte di quel 99%.
La piazza ha avuto molti volti, mille differenze, intrinseche nella sua complessità: tutto questo andava rispettato.
Ciò che è accaduto ci ha posti davanti ad una profonda criticità: una battuta d’arresto alla democraticità dei movimenti.
Alcuni soggetti hanno considerato la giornata de l 15 ottobre uno spazio da monopolizzare, imponendo la propria interpretazione della piazza, annullandone ogni altra possibilità di autodeterminazione e partecipazione. Si è imposto prepotente un machismo, fatto di brutalità irrazionale e ingiustificata, che ha violentato la molteplicità dei contenuti e delle espressioni conflittuali presenti in un processo democratico di tale portata.
Andrebbe aggiunta, del resto, una critica femminista a quell’estetica della ‘resistenza’ vista a Roma. Non basta, ovviamente, mettere in evidenza le quote rosa in forza tra i ‘neri’. La soggettività basata sull’esaltazione di qualità militari e predatrici non in quanto pratiche, ma in quanto qualità dell'essere (bio)politico, parlano di ben altre, ben più lunghe retoriche di genere..
Si delinea una frattura tra chi ha cercato un conflitto costruttivo e costituente e chi ha cercato il conflitto fine a se stesso.
Essere in piazza è ‘semplicemente’ l’amplificazione, la generalizzazione di un metodo di essere e agire quotidiano.

Riteniamo quindi fondamentale rilanciare la discussione e l’analisi sui territori, che hanno visto crescere questo movimento partecipato.

L’APPUNTAMENTO È AD ART LAB GIOVEDÌ 20 ALLE 18.30

20 OTTOBRE - CONTINUIAMO A COSTRUIRE L'ALTERNATIVA ANCHE DOPO IL 15 OTTOBRE

domenica 2 ottobre 2011

15 ottobre - Cambiamo l'Italia, cambiamo l'Europa: people of europe, rise up!

CAMBIAMO L'EUROPA, CAMBIAMO L'ITALIA

PEOPLE OF EUROPE, RISE UP!



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MANIFESTAZIONE NAZIONALE

sabato 15 ottobre ROMA - ore 14

AUTOBUS DA PARMA
Il costo è di 15 € A/R, la partenza alle 6.30 del mattino dalla camera del lavoro della cgil (Via Casati Confalonieri)
spam_parma@yahoo.it
artlab_parma@yahoo.it
3484285794





La giornata del 15 ottobre vedrà mobilitazioni in tutta Europa, nel Mediterraneo e in altre regioni del mondo, contro la distruzione dei diritti, dei beni comuni, del lavoro e della democrazia compiuta, con le politiche anticrisi, a difesa dei profitti e della speculazione finanziaria. Le persone non sono un debito.



Anche in Italia è già stata raccolta da tanti soggetti organizzati, alleanze sociali, gruppi informali e persone che hanno dato vita al Coordinamento 15 ottobre . Non vogliamo fare un passo di più verso il baratro in cui l’Europa e l’Italia si stanno dirigendo e che la manovra del Governo continua ad avvicinare. Vogliamo un’altra economia, un’altra società e una democrazia vera.



Il Coordinamento 15 ottobre si mette al servizio della riuscita della mobilitazione. Curerà unitariamente le caratteristiche, la logistica e l’organizzazione della manifestazione nazionale di Roma e ne definirà le sue parti comuni.



Il suo obiettivo è favorire la massima inclusione, convergenza, convivenza e cooperazione delle molteplici e plurali forze sociali, reti, energie individuali e collettive che stanno preparando e prepareranno la mobilitazione con i propri appelli, le proprie alleanze, i propri contenuti.



Ci impegniamo insieme a costruire una manifestazione partecipata, pacifica, inclusiva, plurale e di massa, il cui obiettivo è raccogliere e dare massimo spazio alla opposizione popolare, alle lotte e alle pratiche alternative diffuse nel nostro paese.


La manifestazione partirà alle ore 14.00 da Piazza della Repubblica e arriverà a Piazza San Giovanni.


Sarà una tappa della ripresa di spazio pubblico di mobilitazione permanente, come si sta realizzando in tutta Europa e nel Mediterraneo, che è necessario mettere in campo per cambiare l’Italia e il nostro continente.

Invitiamo i cittadini e le cittadine, nativi e migranti, le lavoratrici e i lavoratori, i soggetti organizzati, i gruppi, le reti formali e informali a partecipare attivamente al 15 ottobre, a coinvolgere le proprie comunità, a organizzare la partecipazione al corteo di Roma.


Il Coordinamento 15 ottobre invita a costruire in tutto il territorio la partecipazione italiana alla giornata europea e internazionale "UNITED FOR GLOBAL CHANGE" e a convergere nella giornata nazionale di mobilitazione a Roma.







MANIFESTAZIONE NAZIONALE

sabato 15 ottobre



ROMA

Parma 03.10 - Quando si tratta di tagli, il governo c'è!



I ministri Sacconi e Fazio sono ospiti indesiderati a Parma
Quello che ci viene presentato in questo periodo è un panorama fatto di politica di Austerity e di tagli che vanno a colpire quel poco che rimane del welfare, presentando come dogmi intoccabili il pagamento del debito, il pareggio del bilancio pubblico e gli interessi dei mercati finanziari.
Conoscenza, cultura, ricerca , università e, più in generale, il mondo della formazione, pubblica, ovviamente, pagano la loro quota di debito asservendosi a logiche aziendalistiche e politiche di governo, subendo tagli, segmentazione e dequalificazioni dei saperi.
In questo scenario verrà inaugurato a Parma, il 3 ottobre, il nuovo centro di ricerca della Chiesi Farmaceutica.
Per il taglio del nastro saranno presenti i ministri del Lavoro e politiche sociali Maurizio Sacconi e della Salute Ferruccio Fazio; due personaggi tristemente noti per avere incarnato in pieno il ruolo di sicari delle forme di democrazia partecipata.
Per l’occasione saremo presenti anche noi e tutti coloro che pensano sia fondamentale ricordare e comunicare che un’alternativa c’è e parla di beni comuni, di reddito minimo garantito, di un nuovo modello di sviluppo che sia al tempo stesso solidale, sostenibile e partecipato, attraverso la gestione democratica del territorio, la riconversione ecologica della produzione, la democrazia energetica, la costruzione di un'altra scuola, di un'altra università, di un'altra ricerca, universalmente accessibili.
La giornata rappresenterà una tappa verso la costruzione della mobilitazione internazionale del 15 ottobre, giornata globale contro le politiche di austerity.

L’appuntamento sarà lunedì 3 ottobre alle 11:00 davanti ai cancelli del nuovo polo di ricerca della Chiesi farmaceutica sito in via Paradigna (raggiungibile con l’autobus numero 15 che ferma lì davanti).

IL FUTURO E’ QUI E LO COSTRUIAMO NOI.
IL 15 OTTOBRE A ROMA!

Art Lab Occupato - Borgo Tanzi 26

"UNITED FOR GLOBAL CHANGE"
leggi l'appello per il 15 ottobre
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Info autobus da Parma_15 ottobre @ Roma
3484285794
artlab_parma@yahoo.it