A 10 anni dalle giornate di mobilitazione contro il G8 di Genova
Lunedì 27 giugno, alle ore 21, Art Lab accoglierà un dibattito con diversi ospiti che hanno partecipato all'organizzazione delle importanti mobilitazioni contro il G8 del 2001, e che raggiungeranno Parma per confrontarsi con una generazione di studenti medi e universitari che, per età anagrafica, non era presente nelle strade di Genova, ma che da quelle immagini e da quelle suggestioni, oggi è in grado di immaginare e sognare una società diversa.
Il titolo scelto per l'evento è "Genova 2001 - Parma 2011: La storia siamo noi", a sottolineare il fatto che, a partire da quelle giornate, è stato costruito un pensiero comune a tante generazioni, accomunate dallo stesso linguaggio e dalle stesse pratiche di resistenza, che si scagliano contro una realtà caratterizzata da precarietà, guerre globali e distruzioni ambientali.
Mai come ora, le parole urlate dai megafoni di Genova, sono così attuali.
Oggi le nuove generazioni, ripercorrono i sentieri tracciati sulle strade di Genova, dai tanti e dalle tante che dieci anni fa hanno aperto un varco nel muro del silenzio, invocando e strappando, giorno dopo giorno, pezzi di libertà, dignità e autonomia, attraverso le lotte dei precari della scuola contro la legge Gelmini, le mobilitazioni per la difesa dei beni comuni ambientali, le lotte per la dignità sul lavoro, per i diritti di cittadinanza e per la libera circolazione dei corpi migranti.
Per due motivi in particolare, gli studenti di Art Lab tornano a parlare oggi di Genova, non tanto come celebrazione di un anniversario, bensì come un fondamentale spartiacque che ha segnato la storia biopolitica di tutte e tutti noi da lì in avanti. Da un lato la dura repressione che ha tentato di marginalizzare e spegnere quel forte sentimento di rabbia e indignazione, creando uno stato d'eccezione permanente, una democrazia corrotta e escludente, una politica che tutt'oggi cerca di governare e controllare i nostri corpi e i nostri desideri. Dall'altro lato però emerge la forza delle idee che si sono sviluppate allora e che ancora oggi sono in grado di leggere la società con occhi critici, ma al contempo propositivi, in grado di progettare un'alternativa, dal basso, in maniera partecipata.
Ne discutiamo con chi questa strada l'ha intrapresa prima di noi e non si è fermato:
- Italo Di Sabato (Osservatorio sulla repressione)
- Francesco Caruso (Università della Calabria)
- don Vitaliano della Sala (parroco)
- Patrizio Del Bello (gruppo legale cs TPO Bologna)
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Lunedì 27 giugno 2011
Art Lab - Borgo Tanzi 26, Parma
Aperitivo ore 19
dibattito ore 21
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